Il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Piva aderirà alla “Veglia per il Tibet” il 27 marzo alle ore 19 presso i locali della Vecchia Pescheria di Rimini
Credo che uno dei valori che debba contraddistinguere il nostro, nuovo, Partito Democratico, sia il dialogo. Inteso nel senso più alto e più ampio. Perché laddove c’è dialogo si possono appianare anche le divergenze. Dove, invece, ognuna delle parti si chiude in se’, non si arriva a nulla. Affronto questo tema perché, negli ultimi mesi, si sono verificati alcuni episodi (in particolare su temi riferiti al rapporto tra relgione e istituzioni) che hanno invece, come base, la mancanza di dialogo.
Ritengo che il dialogo debba prevalere anche nella terribile vicenda tibetana di questi giorni. Anch’io penso che le Olimpiadi cinesi non debbano essere boicottate, semplicemente perché sono in primis Olimpiadi, poi cinesi. Si ricorderà che nell’antica Grecia si interrompevano le guerre quando era il momento di iniziare i Giochi: almeno su questo prendiamo esempio dai nostri avi, e non mettiamo da parte l’ideale.
Fermo restando, questo deve essere chiaro, che tale premessa non rappresenta una giustificazione per quanto sta facendo il Governo Cinese, presso il quale anzi auspico, come ha fatto formalmente il Pd dell’Emilia Romagna, che il Governo Italiano eserciti il massimo sforzo affinché, appunto, sia il dialogo a prevalere e si fermi immediatamente la violenza. Mi rifaccio, a tale proposito, alla risoluzione presentata dal Gruppo del Pd in consiglio regionale dove si chiede di esprimere al Governo Italiano lo sdegno della Regione per quei fatti. Risoluzione in cui, tra l’altro, viene rimarcato che “la violenza della repressione cinese in Tibet rappresenta un attentato alla libertà, alla pace, ed ai diritti individuali, tanto più grave per un paese come la Cina, che si appresta ad ospitare per la prima volta un evento come le Olimpiadi, che non ha eguali per la visibilità internazionale ed è storicamente un momento di pace e di unione tra i popoli e le nazioni”.
Aderirò all’iniziativa del 27 marzo di sospensione delle manifestazioni elettorali e mi ritroverò in Piazza Cavour alle 19 per solidarietà con il popolo tibetano.
Roberto Piva
Credo che uno dei valori che debba contraddistinguere il nostro, nuovo, Partito Democratico, sia il dialogo. Inteso nel senso più alto e più ampio. Perché laddove c’è dialogo si possono appianare anche le divergenze. Dove, invece, ognuna delle parti si chiude in se’, non si arriva a nulla. Affronto questo tema perché, negli ultimi mesi, si sono verificati alcuni episodi (in particolare su temi riferiti al rapporto tra relgione e istituzioni) che hanno invece, come base, la mancanza di dialogo.
Ritengo che il dialogo debba prevalere anche nella terribile vicenda tibetana di questi giorni. Anch’io penso che le Olimpiadi cinesi non debbano essere boicottate, semplicemente perché sono in primis Olimpiadi, poi cinesi. Si ricorderà che nell’antica Grecia si interrompevano le guerre quando era il momento di iniziare i Giochi: almeno su questo prendiamo esempio dai nostri avi, e non mettiamo da parte l’ideale.
Fermo restando, questo deve essere chiaro, che tale premessa non rappresenta una giustificazione per quanto sta facendo il Governo Cinese, presso il quale anzi auspico, come ha fatto formalmente il Pd dell’Emilia Romagna, che il Governo Italiano eserciti il massimo sforzo affinché, appunto, sia il dialogo a prevalere e si fermi immediatamente la violenza. Mi rifaccio, a tale proposito, alla risoluzione presentata dal Gruppo del Pd in consiglio regionale dove si chiede di esprimere al Governo Italiano lo sdegno della Regione per quei fatti. Risoluzione in cui, tra l’altro, viene rimarcato che “la violenza della repressione cinese in Tibet rappresenta un attentato alla libertà, alla pace, ed ai diritti individuali, tanto più grave per un paese come la Cina, che si appresta ad ospitare per la prima volta un evento come le Olimpiadi, che non ha eguali per la visibilità internazionale ed è storicamente un momento di pace e di unione tra i popoli e le nazioni”.
Aderirò all’iniziativa del 27 marzo di sospensione delle manifestazioni elettorali e mi ritroverò in Piazza Cavour alle 19 per solidarietà con il popolo tibetano.
Roberto Piva
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