25 ottobre 2008

Giulia Innocenzi a Rimini incontra i giovani delle Primarie

Elezioni Segreteria Nazionale Giovani del Partito Democratico


Presentazione di GIULIA INNOCENZI


una riminese candidata alla segreteria nazionale



“Per salvare l’Italia, da candidata a Segretario dei Giovani Democratici, penso siano imprescindibili tre questioni oggi all’ordine del giorno: i tagli alla scuola e all’università, la mancata elezione del Presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai e il deficit di coscienza ambientale di chi ci rappresenta”
(leggi qui il resto dell'articolo).
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Martedì 28 ottobre ore 16,00

INCONTRO PUBBLICO

presso la sede del nostro Circolo


la giornata prosegue alle ore 18,30 con un aperitivo in Piazza Cavour (da Spazi)


Sono nata a Rimini il 13 febbraio 1984, da madre inglese e padre umbro. Nonostante la natura ibrida, il connotato romagnolo emerge spesso, non solo nella parlata, ma anche nella socialità! Durante i miei studi scientifici ho partecipato al programma di scambio culturale e sono finita per un anno a Las Vegas, USA. Mi sono trasferita a Roma per studiare Scienze Politiche alla LUISS. Dopo l’erasmus a Sciences-po a Parigi ho cominciato a lavorare all’Associazione Luca Coscioni, e non l’ho più abbandonata. Mi sono laureata con una tesi sulle quote rosa e successivamente mi sono iscritta alla specialistica, sempre alla LUISS, in Amministrazione Pubblica. L’estate scorsa ho lavorato al Parlamento europeo a Bruxelles, presso gli uffici degli on. Cappato e Pannella. L’attivismo universitario ha rosicchiato un po’ del tempo dedicato allo studio: sono rappresentante di Scienze Politiche, sono stata responsabile dell’informazione di Radio Luiss e caporedattrice del giornale universitario. Con l’Associazione Luca Coscioni, fra le varie iniziative, ho dato vita alla campagna di informazione sessuale, con distribuzione di preservativi e raccolta firme per abolire la ricetta della pillola del giorno dopo nelle università e nelle scuole. Mi candido ora come segretario dei giovani del Partito Democratico.

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Per informazioni chiama Ivan (3281041299) o Lisa (3290049892)

24 ottobre 2008

Manifestazione nazionale del 25 Ottobre: lettera aperta ai ragazzi e alle ragazze d'Italia


Riceviamo e volentieri pubblichiamo


Sperimentazione e coraggio. La mia sfida, la mia avventura, nasce e cresce da queste due parole.
Due parole che sembravano fatte apposta per descrivere la nascita del Partito Democratico.
Due parole che mi hanno ritrovato in una chiacchierata in biblioteca con un anziano politico del mio paese d’origine ( Palazzolo Sull’Oglio, in provincia di Brescia). Un incontro durato non moltissimo, circa mezz’ora, inframmezzato da storie personali, storie di una vita dura, talvolta crudele, riportate con la minuzia di particolari tipica degli uomini in età avanzata. Molte volte, in passato, non avevo prestato grande attenzione a incontri di quel genere, che in fondo - è inutile negarlo - si somigliano straordinariamente. Tanti aneddoti,sì. Tuttavia, ho potuto percepire fra le righe, come mai mi era capitato prima, una grande umanità, il bisogno di realizzazione, il bisogno di “futuro” da costruire nonostante le difficoltà di ogni giorno. Sperimentazione e coraggio, appunto.
Due parole che già da sole forse sintetizzavano quel capolavoro politico che è stato il discorso di Veltroni del 27 giugno 2007, conosciuto dai più come il “discorso del Lingotto”..
Personalmente, dopo aver constatato il rischio che il PD, appena nato, anteponesse alla sperimentazione alla riproposizione del vecchio ed al coraggio un ecumenismo senza capo nè coda, ho deciso di candidarmi a Segretario Nazionale dei Giovani Democratici con in testa un obiettivo chiaro: ripartire dal Lingotto. Mi rendo conto, innanzitutto, di come, al di là delle differenze geografiche o di condizione personale, tutti i ragazzi e le ragazze italiane chiedano alla politica ed alle Istituzioni una sola cosa: la certezza che, prima o poi, possano realizzare il loro progetto di vita. C’è chi vorrebbe più risorse per la ricerca ed un mondo accademico più stimolante e trasparente, per non esser costretto a scappare all’estero dopo aver conseguito con fatica una laurea; chi vorrebbe un lavoro più stabile con una retribuzione ragionevole e proporzionata ai propri sforzi, o una prima occupazione che li faccia sentire utili, vivi; chi vorrebbe avere garanzie per sè e per i propri figli, per metter su casa e costruire una famiglia; chi vorrebbe un Paese, in cui la legalità non è una barzelletta ma eguaglianza nelle opportunità e regole certe uguali per tutti.
Io sento mie, come giovane, tutte queste battaglie e le percepisco come imprescindibili per un Partito Democratico che sia davvero tale.
Il 25 ottobre, possiamo far sentire la nostra voce, testimoniare le difficoltà quotidiane di una generazione che non vede il domani.
Un 25 ottobre di proposta, non di protesta, un’occasione senza precedenti per rilanciare la politica, quella vera, sentita sulla pelle, fatta di umiltà e di passioni forti.
Per confermare, certo, la nostra contrarietà alle decisioni del governo in tema di scuola, politica ambientale, integrazione e discriminazioni, dell’operazione di salvataggio di Alitalia. Ma anche e soprattutto per ascoltare, chiedere alle Istituzioni gesti di responsabilità di fronte alla recessione economica, dare risposte concrete a chi vuole guardare avanti, viaggiare, studiare, realizzare le proprie aspirazioni. In altre parole, capire e costruire la società del 2020.
L’ultimo mio pensiero va a quei ragazzi e ragazze vittime delle mafie che, come Roberto Saviano, con intensità altissima vivono il disagio di cui abbiamo appena parlato. Il 27 ottobre,a Napoli, alle ore 18 a Largo S.Giovanni Maggiore Pignatelli, l’Associazione Studenti Napoletani Contro La Camorra e la NACO - Nuova Anticamorra - manifesteranno per gridare il loro NO alla Camorra e la loro solidarietà a Roberto. Io sarò con loro e vorrei che con me ci fossero tanti e tante ragazze italiane che come me credono nella legalità, che non vorrebbero l’esercito nelle proprie strade, ma vorrebbero vivere una vita serena.
Perché in questa Italia che soffre vorrei che nessuno resti solo.

Dario Marini
Candidato alla Segreteria Nazionale dei Giovani Democratici


22 ottobre 2008

Primarie dei giovani democratici


Presidente, perchè non viene nelle Università?

“Dice Berlusconi: “Polizia nelle università”! Dal Presidente del Consiglio non potevamo aspettarci parole diverse, segno di un arroganza che non ci deve intimorire, anzi, oggi abbiamo un motivo in più per continuare nella lotta e nella protesta contro chi vuole imporre una società della paura e del ricatto.

Martedì ero alla manifestazione a Firenze, e da sei anni che frequento l'università, non avevo mai visto un'adesione così forte e partecipata ad una manifestazione studentesca.
Accanto, come in un unico corpo, ragazzi delle scuole superiori, universitari, ricercatori e famiglie... era in piazza la speranza, che nonostante il modello berlusconiano fatto di nani e ballerine, qualcosa di diverso è possibile.

Non c'erano picchiatori, la nostra unica arma era ed è la parola e nessuno potrà togliercela nemmeno con la minaccia della polizia.
Polizia, verso cui il premier dovrebbe aver più rispetto e non utilizzarla impropriamente come braccio armato dello Stato, piuttosto pensi ai loro stipendi, pensi alle loro auto che non hanno benzina, pensi ai tagli del personale e lasci stare la brava gente.

Noi giovani democratici diciamo ai ragazzi e alle ragazze che protestano di resistere, perché nessuno potrà privarci dell'unico bene per noi veramente pubblico, il sapere!”

Salvatore Bruno – candidato segretario dei giovani del PD


Avviso ai naviganti

Concorso di suggerimenti e consigli per l'organizzazione giovanile del PD
Creare un movimento giovanile non è uno scherzo, significa mettersi insieme e cominciare a delinare il futuro del nostro partito e dell’intera società italiana. Non si tratta di operazioni oscure di segreteria e piccole grandi manovre di bassa politica. Dobbiamo volare alto e dobbiamo farlo insieme.
Proprio per questo motivo, il tuo contributo è indispensabile, perché un sogno collettivo non nasce dalla mente o dalla penna di pochi singoli.
Non nasce in qualche oscuro ufficio romano ma nasce nelle piazze, nei bar, nelle strade, nelle nostre famiglie, nella rete.
Ecco ti propongo allora di iniziare a sognare assieme questo giovanile in modo aperto, spontaneo, trasparente cosi come dovrebbe essere la politica di un movimento giovanile nuovo e rivoluzionario.
Mettiamo insieme i nostri sogni, le nostre idee, le proposte che in questi mesi abbiamo meditato nel nostro cuore e condiviso con i nostri amici.
Partecipa anche tu al grande laboratorio collettivo “Il sogno” ed invia il tuo contributo al cambiamento del partito, del movimento giovanile e del Paese.

Dario Marini, candidato alla Segreteria Nazionale dei Giovani Democratici



Confronto con collettivi per proposta Università

“Cercheremo il confronto con i collettivi e con tutti gli studenti che stanno manifestando per fare emergere una proposta unitaria dalle proteste di questi giorni”. Così Giulia Innocenzi, che ha lanciato oggi sulle pagine di Europa il suo appello “Contro il no ideologico. Per il sì alla riforma necessaria dell'università”, in cui la candidata radicale alle primarie dei Giovani Pd si oppone alle occupazioni che bloccano la didattica e che colpiscono gli studenti. “Tanti i ragazzi che hanno salutato positivamente il mio appello. Si è data voce a una posizione – quella contro la sospensione della didattica - che rimane spesso in silenzio. Partiremo da domani con un volantinaggio serrato nelle università italiane, in primis quelle occupate, per confrontarci con i ragazzi che si sono mobilitati in questi giorni, per cercare una proposta comune contro i tagli alla ricerca. Io sarò all'università La Sapienza per incontrare i collettivi”.


Contro il NO ideologico, per la Riforma necessaria dell'Università
Perché la voce dei Giovani Democratici e degli studenti urli fuori dal coro: facciamoci sentire!

Le tre riforme possibili a costo zero

Abolizione del valore legale del titolo di studio
- per liberare il sapere dal potere delle corporazioni, occorre liberare la selezione dei professori dal valore legale dei concorsi
Peer review
- un sistema che distribuisce i fondi attraverso la valutazione a carico di revisori autonomi. Le università sono così incentivate ad assumere ricercatori e professori capaci di ottenere finanziamenti autonomi e a pubblicare su riviste prestigiose
Abbattimento dei costi superflui
- via gli amministrativi in eccesso, eliminazione dei corsi di laurea superflui e un deciso no al proliferare delle sedi distaccate

Contro il NO ideologico

Sì alle occupazioni notturne e nei finesettimana
- per difendere il Sapere e per aprire le università al dibattito, a manifestazioni culturali, ai cittadini tutti
Sì alle lezioni in piazza
- per aprire la protesta alla città, per far sì che siano i contribuenti a difendere prima di tutti gli altri il finanziamento alla ricerca
No alle occupazioni che bloccano la didattica e colpiscono gli studenti
- perché siano gli studenti i primi difensori dell'insegnamento e perché la tutela dei finanziamenti alla ricerca possa farsi in un luogo di confronto e non di scontro

Giulia Innocenzi, candidata Segretario Nazionale dei Giovani Democratici

Sulla manifestazione del 25 Ottobre

C’è un’emergenza sociale figlia della crisi finanziaria, in Italia. Ma il Governo fa appelli, e basta.
La scuola e l’Università continuano a non funzionare ed a essere ingiuste, in Italia. Ma il Governo non vuole risolvere il problema, solo risparmiare.I nostri lavori, le nostre vite, sono sempre più precarie, in Italia. Ma il Governo ha deciso da che parte stare, e non è la nostra.C’è un problema di integrazione degli immigrati, in Italia. Ma il Governo ha deciso che bisogna separare gli studenti extracomunitari dagli altri.Il 25 ottobre bisogna essere in piazza per chiedere un cambio di rotta nella direzione di un Paese più giusto, più libero, più equo.
Lo dobbiamo chiedere soprattutto noi giovani, gli studenti che in questi giorni si stanno mobilitando contro le proposte della Gelmini, i giovani lavoratori colpiti dalla norma antiprecari, tutti coloro i quali si aspettano dalla politica la capacità di unire l’Italia, e vedono il Governo dividerla.

Fausto Raciti, candidato Segretario Nazionale dei Giovani Democratici

Le politiche ambientali dell'Emilia-Romagna

Incontro pubblico lunedì 27 ottobre 2008
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FUTURO SOSTENIBILE
le politiche ambientali dell'Emilia-Romagna
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con Giulio Zanichelli e Giuseppe Bortone
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8 ottobre 2008

Morando: la manifestazione del 25 ottobre si farà


Il coordinatore del governo ombra del Partito Democratico, Enrico Morando, veltroniano di ferro, intervistato da Affaritaliani.it, respinge la proposta avanzata da Marco Follini di rinviare la manifestazione del 25 ottobre organizzata dal Pd contro il governo a causa della crisi mondiale economico-finanziaria. "La manifestazione del 25 ottobre deve tenere conto di questo contesto internazionale gravissimo e deve muoversi coerentemente con quella esigenza, non capisco perché la dobbiamo sospendere... la dobbiamo fare in modo coerente con quelle esigenze. Se Follini si limita a dire che bisogna sospendere l'iniziativa a mio giudizio non è condivisibile. L'iniziativa del 25 ottobre deve tenere conto di questo contesto gravissimo nel quale ci muoviamo e sicuramente si farà".

Morando spiega: "Penso che abbiamo bisogno in Parlamento di una discussione approfondita che termini con un atto di indirizzo al governo a proposito della crisi internazionale. Ed è esattamente quello che abbiamo chesto aprendo la discussione al Senato sulla nota di aggiornamento al Dpef. Abbiamo fatto nella sede giusta l'iniziativa giusta. Purtroppo il governo sia in Commissione sia in Aula si è mostrato molto al di sotto delle esigenze su questo punto, perché ha fatto una nota di aggiornamento dove della crisi internazionale praticamente non se parla. Una cosa abbastanza - tra virgolette - surreale.

Leggi il resto dell'articolo.

Alla vista di questo importante obiettivo anche il nostro Circolo sarà a disposizione di quanti vorranno partecipare alla manifestazione di Roma o anche soltanto per venenire a firmare la petizione Salva l'Italia sabato e domenica.

La sede del Circolo rimarrà aperta sabato 11 ottobre dalle 15.00 alle 19.00 e domenica 12 dalle 9.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00.




1 ottobre 2008

Giorni difficili

È con un senso di profondo smarrimento che trovo la forza di comunicare qui, nel nostro blog, le mie sensazioni in merito alla Politica che stiamo portando avanti e di contro quella del governo che CI GOVERNA TUTTI QUANTI in questi ultimi mesi; e lo faccio con a fianco un librettino che recita come titolo: “La Costituzione della Repubblica Italiana”.
Ve lo consiglio, è un ottimo esercizio…
Sono giorni di grandi difficoltà dove ci prestiamo come aiuto e, giustamente, interlocutori fra governo e sindacato per il dramma Alitalia, finalmente (forse) concluso.
L’esecutivo ha ampiamente dimostrato di non essere stato in grado tenere una posizione né a vantaggio dei lavoratori, né tanto meno a vantaggio del mercato e della libera concorrenza.
Chi decide di partecipare alla “spartizione” Alitalia, sembra quasi fare a tutti noi italiani un favore; si pensa a salvare l’italianità dell’azienda, come se l’etichetta e la forma sia la cosa più importante… Io credo che l’italianità dell’azienda debba invece evidenziarsi per effetto di dipendenti che sono orgogliosi di lavorare dove sono e che proprio perché Italiani trasmettono tutti i nostri valori; le “etichette” le lasciamo alle boutique del centro il sabato pomeriggio. Il dovere più importante per chi governa deve essere il bene di tutti i cittadini, la loro soddisfazione… beh, il governo non ci sta riuscendo.

Vogliamo la sicurezza? Bene: MILITARI PER LE STRADE, altra etichetta e percezione di sicurezza, ma non sicurezza reale, con viva la paura che succeda (Parma ne è l’esempio ultimo), ovviamente per errore, un qualcosa di drammatico. Potenziare i corpi di sicurezza già esistenti era un rimedio semplice, fin troppo forse, con il vantaggio però di avere personale addestrato per fronteggiare la sicurezza cittadina, non la guerra… quella la lasciamo ad altri…
E poi ancora…: INVESTIAMO SUL NUCLEARE! ...prendiamo atto...ma non vogliamo almeno atudiarci sopra? ...macché!
Dove tagliamo? Sulla scuola, dalla primaria fino all’Università e alla ricerca. Altra etichetta!
Tutte manovre a spot senza “investimenti” che guardano al futuro.
E allora si è detto: OPPOSIZIONE CONSAPEVOLE; dobbiamo diventare interlocutori di tutti questi disagi, dal disastro Alitalia, alle manifestazioni di intolleranza, e ancora alle forze dell’ordine perennemente in difficoltà anche solo a sostenersi, interlocutori degli insegnanti, ma soprattutto e prima di tutto della categoria dei genitori.
Genitori si è prima di essere lavoratore o disoccupato, prima di essere insegnante; ma si è (prima) anche figli, pieni di etichette, intolleranze, frustrazioni per anni di sacrifici che non portano al lavoro sperato.

Ecco allora che riguardo con un po’ di amarezza il nostro programma politico che non ha “fatto breccia” e ci trovo tutte le risposte o perlomeno proposte ed investimenti sul futuro; non certo etichette…
Poi guardo ancora la Costituzione… mi fa ridere chi dice che è vecchia… è attualissima e credo che debba essere il vero statuto del nostro Partito…

- L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro
- La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione
- Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
- È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Potrei andare avanti, questi sono gli unici compiti per chi governa quindi:
Lotta al precariato
Lotta perché ogni cittadino abbia pari dignità, le leggi ad personam le lasciamo ad altri….

Un appello: sentiamoci tutti responsabili e lavoriamo per questo progetto!

Dervys Bronzetti