22 ottobre 2008

Primarie dei giovani democratici


Presidente, perchè non viene nelle Università?

“Dice Berlusconi: “Polizia nelle università”! Dal Presidente del Consiglio non potevamo aspettarci parole diverse, segno di un arroganza che non ci deve intimorire, anzi, oggi abbiamo un motivo in più per continuare nella lotta e nella protesta contro chi vuole imporre una società della paura e del ricatto.

Martedì ero alla manifestazione a Firenze, e da sei anni che frequento l'università, non avevo mai visto un'adesione così forte e partecipata ad una manifestazione studentesca.
Accanto, come in un unico corpo, ragazzi delle scuole superiori, universitari, ricercatori e famiglie... era in piazza la speranza, che nonostante il modello berlusconiano fatto di nani e ballerine, qualcosa di diverso è possibile.

Non c'erano picchiatori, la nostra unica arma era ed è la parola e nessuno potrà togliercela nemmeno con la minaccia della polizia.
Polizia, verso cui il premier dovrebbe aver più rispetto e non utilizzarla impropriamente come braccio armato dello Stato, piuttosto pensi ai loro stipendi, pensi alle loro auto che non hanno benzina, pensi ai tagli del personale e lasci stare la brava gente.

Noi giovani democratici diciamo ai ragazzi e alle ragazze che protestano di resistere, perché nessuno potrà privarci dell'unico bene per noi veramente pubblico, il sapere!”

Salvatore Bruno – candidato segretario dei giovani del PD


Avviso ai naviganti

Concorso di suggerimenti e consigli per l'organizzazione giovanile del PD
Creare un movimento giovanile non è uno scherzo, significa mettersi insieme e cominciare a delinare il futuro del nostro partito e dell’intera società italiana. Non si tratta di operazioni oscure di segreteria e piccole grandi manovre di bassa politica. Dobbiamo volare alto e dobbiamo farlo insieme.
Proprio per questo motivo, il tuo contributo è indispensabile, perché un sogno collettivo non nasce dalla mente o dalla penna di pochi singoli.
Non nasce in qualche oscuro ufficio romano ma nasce nelle piazze, nei bar, nelle strade, nelle nostre famiglie, nella rete.
Ecco ti propongo allora di iniziare a sognare assieme questo giovanile in modo aperto, spontaneo, trasparente cosi come dovrebbe essere la politica di un movimento giovanile nuovo e rivoluzionario.
Mettiamo insieme i nostri sogni, le nostre idee, le proposte che in questi mesi abbiamo meditato nel nostro cuore e condiviso con i nostri amici.
Partecipa anche tu al grande laboratorio collettivo “Il sogno” ed invia il tuo contributo al cambiamento del partito, del movimento giovanile e del Paese.

Dario Marini, candidato alla Segreteria Nazionale dei Giovani Democratici



Confronto con collettivi per proposta Università

“Cercheremo il confronto con i collettivi e con tutti gli studenti che stanno manifestando per fare emergere una proposta unitaria dalle proteste di questi giorni”. Così Giulia Innocenzi, che ha lanciato oggi sulle pagine di Europa il suo appello “Contro il no ideologico. Per il sì alla riforma necessaria dell'università”, in cui la candidata radicale alle primarie dei Giovani Pd si oppone alle occupazioni che bloccano la didattica e che colpiscono gli studenti. “Tanti i ragazzi che hanno salutato positivamente il mio appello. Si è data voce a una posizione – quella contro la sospensione della didattica - che rimane spesso in silenzio. Partiremo da domani con un volantinaggio serrato nelle università italiane, in primis quelle occupate, per confrontarci con i ragazzi che si sono mobilitati in questi giorni, per cercare una proposta comune contro i tagli alla ricerca. Io sarò all'università La Sapienza per incontrare i collettivi”.


Contro il NO ideologico, per la Riforma necessaria dell'Università
Perché la voce dei Giovani Democratici e degli studenti urli fuori dal coro: facciamoci sentire!

Le tre riforme possibili a costo zero

Abolizione del valore legale del titolo di studio
- per liberare il sapere dal potere delle corporazioni, occorre liberare la selezione dei professori dal valore legale dei concorsi
Peer review
- un sistema che distribuisce i fondi attraverso la valutazione a carico di revisori autonomi. Le università sono così incentivate ad assumere ricercatori e professori capaci di ottenere finanziamenti autonomi e a pubblicare su riviste prestigiose
Abbattimento dei costi superflui
- via gli amministrativi in eccesso, eliminazione dei corsi di laurea superflui e un deciso no al proliferare delle sedi distaccate

Contro il NO ideologico

Sì alle occupazioni notturne e nei finesettimana
- per difendere il Sapere e per aprire le università al dibattito, a manifestazioni culturali, ai cittadini tutti
Sì alle lezioni in piazza
- per aprire la protesta alla città, per far sì che siano i contribuenti a difendere prima di tutti gli altri il finanziamento alla ricerca
No alle occupazioni che bloccano la didattica e colpiscono gli studenti
- perché siano gli studenti i primi difensori dell'insegnamento e perché la tutela dei finanziamenti alla ricerca possa farsi in un luogo di confronto e non di scontro

Giulia Innocenzi, candidata Segretario Nazionale dei Giovani Democratici

Sulla manifestazione del 25 Ottobre

C’è un’emergenza sociale figlia della crisi finanziaria, in Italia. Ma il Governo fa appelli, e basta.
La scuola e l’Università continuano a non funzionare ed a essere ingiuste, in Italia. Ma il Governo non vuole risolvere il problema, solo risparmiare.I nostri lavori, le nostre vite, sono sempre più precarie, in Italia. Ma il Governo ha deciso da che parte stare, e non è la nostra.C’è un problema di integrazione degli immigrati, in Italia. Ma il Governo ha deciso che bisogna separare gli studenti extracomunitari dagli altri.Il 25 ottobre bisogna essere in piazza per chiedere un cambio di rotta nella direzione di un Paese più giusto, più libero, più equo.
Lo dobbiamo chiedere soprattutto noi giovani, gli studenti che in questi giorni si stanno mobilitando contro le proposte della Gelmini, i giovani lavoratori colpiti dalla norma antiprecari, tutti coloro i quali si aspettano dalla politica la capacità di unire l’Italia, e vedono il Governo dividerla.

Fausto Raciti, candidato Segretario Nazionale dei Giovani Democratici

Nessun commento: