1 ottobre 2008

Giorni difficili

È con un senso di profondo smarrimento che trovo la forza di comunicare qui, nel nostro blog, le mie sensazioni in merito alla Politica che stiamo portando avanti e di contro quella del governo che CI GOVERNA TUTTI QUANTI in questi ultimi mesi; e lo faccio con a fianco un librettino che recita come titolo: “La Costituzione della Repubblica Italiana”.
Ve lo consiglio, è un ottimo esercizio…
Sono giorni di grandi difficoltà dove ci prestiamo come aiuto e, giustamente, interlocutori fra governo e sindacato per il dramma Alitalia, finalmente (forse) concluso.
L’esecutivo ha ampiamente dimostrato di non essere stato in grado tenere una posizione né a vantaggio dei lavoratori, né tanto meno a vantaggio del mercato e della libera concorrenza.
Chi decide di partecipare alla “spartizione” Alitalia, sembra quasi fare a tutti noi italiani un favore; si pensa a salvare l’italianità dell’azienda, come se l’etichetta e la forma sia la cosa più importante… Io credo che l’italianità dell’azienda debba invece evidenziarsi per effetto di dipendenti che sono orgogliosi di lavorare dove sono e che proprio perché Italiani trasmettono tutti i nostri valori; le “etichette” le lasciamo alle boutique del centro il sabato pomeriggio. Il dovere più importante per chi governa deve essere il bene di tutti i cittadini, la loro soddisfazione… beh, il governo non ci sta riuscendo.

Vogliamo la sicurezza? Bene: MILITARI PER LE STRADE, altra etichetta e percezione di sicurezza, ma non sicurezza reale, con viva la paura che succeda (Parma ne è l’esempio ultimo), ovviamente per errore, un qualcosa di drammatico. Potenziare i corpi di sicurezza già esistenti era un rimedio semplice, fin troppo forse, con il vantaggio però di avere personale addestrato per fronteggiare la sicurezza cittadina, non la guerra… quella la lasciamo ad altri…
E poi ancora…: INVESTIAMO SUL NUCLEARE! ...prendiamo atto...ma non vogliamo almeno atudiarci sopra? ...macché!
Dove tagliamo? Sulla scuola, dalla primaria fino all’Università e alla ricerca. Altra etichetta!
Tutte manovre a spot senza “investimenti” che guardano al futuro.
E allora si è detto: OPPOSIZIONE CONSAPEVOLE; dobbiamo diventare interlocutori di tutti questi disagi, dal disastro Alitalia, alle manifestazioni di intolleranza, e ancora alle forze dell’ordine perennemente in difficoltà anche solo a sostenersi, interlocutori degli insegnanti, ma soprattutto e prima di tutto della categoria dei genitori.
Genitori si è prima di essere lavoratore o disoccupato, prima di essere insegnante; ma si è (prima) anche figli, pieni di etichette, intolleranze, frustrazioni per anni di sacrifici che non portano al lavoro sperato.

Ecco allora che riguardo con un po’ di amarezza il nostro programma politico che non ha “fatto breccia” e ci trovo tutte le risposte o perlomeno proposte ed investimenti sul futuro; non certo etichette…
Poi guardo ancora la Costituzione… mi fa ridere chi dice che è vecchia… è attualissima e credo che debba essere il vero statuto del nostro Partito…

- L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro
- La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione
- Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
- È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Potrei andare avanti, questi sono gli unici compiti per chi governa quindi:
Lotta al precariato
Lotta perché ogni cittadino abbia pari dignità, le leggi ad personam le lasciamo ad altri….

Un appello: sentiamoci tutti responsabili e lavoriamo per questo progetto!

Dervys Bronzetti

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